Turriga. La terra, la vite e il vino

Rosso concepito dai vitigni locali, il Turriga narra la memoria dell’isola con un linguaggio internazionale

La genesi

Il Turriga nasce dalla visione ormai matura della famiglia Argiolas

Rosso rubino prodotto da vitigni della tradizione, il Turriga racconta al mondo le antiche memorie dell’isola mediterranea con un linguaggio contemporaneo e internazionale. Esprime, nella pienezza del suo carattere, la robusta filosofia di casa Argiolas che, codificata dal patriarca, data la sua elaborazione agli anni Ottanta del Novecento. Fu allora che Antonio, nato nel 1906 e morto ultracentenario, mai stanco di misurarsi con l’innovazione, condivise con i figli, Franco e Giuseppe, l’idea di imbottigliare il prodotto delle uve maturate nei vigneti poco lontani da Serdiana, paese della Cantina, teatro di sacrifici e passioni e fulcro della storia imprenditoriale della famiglia.


La visione di casa Argiolas, originata dall’amore per la terra e insieme da un’ampia prospettiva sul mondo, si concretizzò col coinvolgimento del prestigioso enologo Giacomo Tachis e del suo allievo Mariano Murru, oggi direttore tecnico della Cantina. L’imperativo era quello di raccontare la Sardegna con un carattere innovativo. Di consentire per la prima volta alle varietà locali, attraverso tagli sapienti ed estranei alle tecniche consuetudinarie, di mescolarsi per dare alla luce – in un’armonia fino ad allora inesistente – un vino longevo, equilibrato e potente.

La personalità

Il vino deve la sua forza al legame viscerale col grembo della terra

Era il 1988 quando, dopo un lungo periodo di ricerca, la prima vendemmia consegnò alla Cantina le uve da macerare e fermentare, miscela equilibrata di vitigni sardi radicati da secoli tra i suoli calcarei delle colline e le sabbie del litorale, baciati dal sole e accarezzati dal vento, gonfio di mare: il Cannonau, che offre struttura e personalità, il Bovale, generoso nel dono del fruttato, il Carignano, depositario di eleganza, pienezza e rotondità e la Malvasia nera, che regala la capacità di maturare.
Dopo la prima vendemmia il Turriga ha atteso il 1991 per rivelarsi agli intenditori. Invecchiato dentro barriques di rovere francese per 18-24 mesi e affinato in bottiglia per 12-14 mesi, conquistò plauso e riconoscimenti. «Sdoganò il vino rosso sardo agli occhi del pianeta», ha scritto diversi anni fa il giornalista Benedetto Ferrara su Repubblica. «Così la perfezione del Cannonau trovò una melodia nuova, resistente al tempo».

Un successo di critica confermato annata dopo annata: il prodotto preserva e restituisce, infatti, nella sorprendente, armoniosa e avvolgente ricchezza di odori, aromi e profumi, il carattere complesso delle proprie origini, deciso richiamo alla forza della genesi e alle memorie di civiltà millenarie.
Il nome del vino si deve a una statuina di marmo di Dea Madre che, risalente a più di cinquemila anni fa, venne rinvenuta nella località Turriga, nelle campagne tra Senorbì e Selegas, là dove si estendono alcune delle tenute Argiolas. L’idolo femminile, oggi custodito al Museo Archeologico di Cagliari e rappresentato con toni di rosso sull’etichetta della bottiglia, è concentrato della forza generatrice della natura, simbolo del grembo fertile della terra, che dà la vita, la vite e il vino.

Le annate
1998
Un'annata caratterizzata da una crescita tardiva nelle prime fasi di sviluppo, causata dalle forti piogge autunnali e invernali e dalle basse temperature dello stesso periodo; la primavera è stata umida e l'estate calda, una situazione che ha riequilibrato la crescita e la formazione dei grappoli. Nel complesso, una buona annata per quanto riguarda la maturazione e l'equilibrio dei vari componenti dell'uva.
Awards
GAMBERO ROSSO: Tre Bicchieri
WINE SPECTATOR: 88 p.
VINOUS: 97 p.
2000
L'annata 2000 è stata caratterizzata da forti carenze di disponibilità idrica, superiore rispetto agli anni precedenti (meno del 60% di quello che piove normalmente in un anno). Le leggere piogge di Giugno seppur scarse hanno apportato dei benefici allo sviluppo della vite, portando all'ottenimento di un'uva con un grado zuccherino elevato e ricchissima di componenti estrattivi. Il vino dell'annata 2000 si caratterizza per una maggiore alcolicità e una grande struttura rispetto alle annate precedenti.
Awards
GAMBERO ROSSO: Tre Bicchieri
DUEMILAVINI BIBENDA: 5 grappoli
VINOUS: 89 p.
2004
Le frequenti piogge primaverili hanno permesso una crescita sana delle viti e anche accumulato sufficienti riserve d'acqua nel terreno per affrontare la stagione estiva.Il cerchio di crescita regolare, favorito un costante accumulo di sostanze nutritive sul terreno e un ottimo equilibrio delle componenti dell'acino e un'ottima sintesi delle sostanze coloranti. Un vino di grande struttura con un grande potenziale di invecchiamento.
2007
Il 2007 ha visto un inverno molto mite con poca pioggia, concentrata in pochi mesi. La primavera mite ha permesso un eccellente sviluppo vegetativo, portando ad un periodo di fioritura leggermente anticipato. Nel complesso, le precipitazioni sono state molto scarse, addirittura inferiori a quelle dell'anno precedente, che era stato anch'esso al di sotto della media climatica. Per la Sardegna, questa è stata un'annata secca, quasi paragonabile al periodo secco degli anni '90. Un'attenta gestione dei vigneti e l'ottimizzazione dei tempi di raccolta ci hanno permesso di ottenere un vino eccellente e di qualità."
Awards
GAMBERO ROSSO: Tre Bicchieri
WINE SPECTATOR: 91 pt.
JAMES SUCKLING: 94 p.
ROBERT PARKER: 94 p.
WINE ADVOCATE: 92 p.
2008
L'annata 2008 si è caratterizzata per una buona piovosità nei mesi invernali, e temperature meno elevate durante l'estate con buone escursioni termiche che hanno permesso una buona sintesi delle sostanze coloranti ed aromatiche, dunque un andamento climatico favorevole all'ottenimento di un vino di alta qualità. Il vino dell'annata 2008 presenta un eccellente equilibrio tra potenza ed eleganza, richiamando i caratteri dell'annata d'origine.
Awards
GAMBERO ROSSO: Tre Bicchieri
WINE SPECTATOR: 90 pt.
JAMES SUCKLING: 96 p.
DUEMILAVINI BIBENDA: 5 grappoli.
2011
La stagione autunno/inverno 2010/2011 ha avuto mesi più piovosi della media. Questo ha garantito l'accumulo di acqua nel terreno assicurando un apporto ottimale di acqua per la primavera e quindi un ottimo germogliamento delle viti. Le successive fasi di crescita delle piante, regolari e non stressanti, sono state supportate da precipitazioni primaverili/estive estremamente scarse e da temperature superiori alla media, tutte condizioni che hanno favorito una crescita regolare delle uve e l'accumulo delle sostanze ideali. Il clima secco che ha scongiurato le malattie fungine ha garantito un'ottima maturazione delle uve e quindi un'ottima annata
Awards
GAMBERO ROSSO: Tre Bicchieri
JAMES SUCKLING: 95 p.
WINE ENTHUSIAST: 94 p.
WINE ADVOCATE: 92 p.
VINOUS: 92+ p.
2012
L'annata 2012 è stata caratterizzata da scarse piogge nei mesi invernali e dal grande caldo nei mesi estivi. La mancanza di precipitazioni e le temperature elevate hanno creato problemi di siccità e anticipo della maturazione delle uve con una riduzione delle rese. Grazie alla possibilità tecnica di regolare l'irrigazione e l'attenta valutazione delle fasi di maturazione delle uve, la raccolta, effettuata in tempi ottimali, a mano e nelle prime ore del mattino ha permesso di evitare la perdita degli aromi. La stessa cura messa in campo è stata usata nelle fasi di lavorazione in cantina, tutte incentrate nella conservazione degli aromi e della componente fenolica.
Awards
JAMES SUCKLING: 95 p.
WINE ADVOCATE: 91 p.
PERWIJN: 5 Stelle
Guida VITAE: 4 VITI
VINOUS: 90+ p.
2013
Dopo un autunno mite, abbiamo avuto un inverno con temperature inferiori alla media. Gennaio, febbraio e marzo sono stati caratterizzati da alte precipitazioni, le più piovose degli ultimi 50 anni. Anche la primavera è stata piovosa, portando con sé riserve d'acqua. Da luglio in poi abbiamo avuto un gran caldo con belle escursioni tra la notte e il giorno, che hanno creato le condizioni giuste per una lunga maturazione. La vendemmia è stata posticipata di almeno 10 giorni e l'uva era particolarmente sana.
Awards
JAMES SUCKLING: 96 p.
WINE SPECTATOR: 90 p.
FACCINO DOCTORWINE: 95 p.
DUEMILAVINI BIBENDA: 5 Grappoli
VINOUS: 90+ p.
2015
Il 2015 è stata una buona annata. Dopo un inverno con abbondanti precipitazioni, le viti hanno potuto "risvegliarsi" nella mite primavera, con una buona riserva idrica che ha favorito le fasi di crescita delle piante. È seguita un'estate calda e torrida, mitigata da piogge molto gradite e da temperature più basse nella seconda metà di agosto. Queste condizioni climatiche hanno influenzato positivamente la maturazione delle uve, permettendo l'accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche e consentendo la produzione di vini rossi con struttura e carattere.
Awards
GAMBERO ROSSO: Tre Bicchieri
JAMES SUCKLING: 96 p.
WINE ENTHUSIAST: 93 p.
VINOUS: 94+ p.